Ero piccola quando mio padre, ottimo fornaio, decise di allargare il suo laboratorio dedicandosi alla pasticceria per diffondere
le dolci tradizioni del nostro appennino: biscotti artigianali, le raviole, fagottini ripieni di mostarda e altre marmellate, gli zuccherini, anelli di frolla all’anice ricoperti di zucchero glassato, le ciambelle e le pinze, dolci dall’impasto semplice e delicato come la loro farcitura.
La Pasticceria Tattini
“
“ E POI LA LINGUA DI SUOCERA, ”
una libera ma più delicata interpretazione di quella di gatto, cui si ispira unicamente per la forma, dall’inconfondibile profumo e sapore di uovo, divenuta il simbolo della Pasticceria Tattini. In tutte le ricette gli stessi fondamentali: la genuinità e freschezza degli ingredienti, la conoscenza delle procedure della tradizione, l’attenzione alle lavorazioni e non da ultima la passione per la qualità: l’eredità più grande che ho ricevuto ed alla quale fedelmente impronto l’odierna produzione.